Ti ho visto camminare
in stanze troppo bianche
e preparare grammi
di latte di altro cielo.
Hai ripulito il centro
di luoghi da capire
e tu ne hai sfiorito
il fiore che offendeva
rendendo quell’ambiente
un luogo di dimora.
Hai consolato lacrime
di un’altra che ospitavo
e non riconoscevo
ridandole il suo nome.
Ed ora sono io
che sfamo la tua bocca
nel grembo che hai creato
in me che ti ritrovo
da anni di dolore.
Ma io ti voglio dare
carezze in una mano
che solo mi hai aperto
sapendo che con te
rimango nel mio seno
e so cosa so fare…
Io donna ti consoli…
(25/03/2014)