Volano,
le sedie,
nel mio pensiero stanco
che osserva fiacco
dal basso verso l’alto
e trasfigura
piòli in tanti pungoli,
capaci a tratti
di rovinarmi il cuore.
Danzano,
le sedie,
poggiate al pavimento
grazie al mio peso
che le riporta a terra
e chiede ai corpi
ancora un nuovo tocco
che sappia dare
a piòli e poggiabraccia
l’onore grande
di gambe in una danza,
contatto pieno
che ci fa famiglia,
gioco del Noi
che abbiamo ritrovato!