Dentro ti sento suonare,
meravigliosa la tua musica nuova,
è tempio di colonna sedotta,
di timpano in buio sapiente.

Mi piace ascoltare il tuo suono,
rimbalza in stanze ormai vuote,
che accolgono l’immagine palco
di dea in materia più fine.

L’Avorio richiama esperienze
che chiedono solo ad un oro
fusione di vergine sponda
per darsi un colore diffuso.

Rimane in quel tempio nascosto,
un cuore che solo intercede e
sia un sacerdote sapiente
che porti all’esterno quel suono.

Rimani, in fughe a colonne
che donano a viali confusi
le sponde di un ordine noto
che riesca ad accendere il lume
che al centro illumina il tempio.

(11 settembre 2013)